Torta di segale e uvetta

Oggi comincia l’estate. Luce e calore. Profumo di tigli in fiore, di asfalto bagnato, di crema solare al cocco. Bambini che giocano in piazza la sera fino a tardi, musica all’aria aperta, tanto azzurro. Ticchettio di sandali e sabbia tra le dita. Un nuovo visto sul passaporto, birra gelata e coda per la granita. Occhiali da sole e un libro sulla sdraio. Pesche, albicocche e ghiaccioli colorati. Seta sulla pelle.
Queste sono le immagini sparse che mi evoca l’estate.
Non è (più) la mia stagione preferita, ma ha pur sempre un buon numero di aspetti positivi!
Per festeggiare il solstizio d’estate vi propongo una torta che di estivo porta in sé la leggerezza (è fatta senza zucchero e senza burro, con miele di castagno e olio di semi) e il sapore fresco delle pesche e rabarbaro nella composta con cui l’ho farcita. Come farina ho sperimentato l’unione di farro e segale per ottenere una consistenza bella soda, rustica e piena.
E’ una torta che dà soddisfazione al morso, con quel sapore buono delle torte di una volta, da mangiare senza troppe remore per la linea e la salute.
Ingredienti:
200 g di farina di segale
100 gr di farina di farro integrale
2 cucchiaini di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
50 gr di uvette
3 uova
90 ml di olio di semi
160 ml di miele di castagno
Procedimento:
Lasciate le uvette in ammollo in acqua mentre preparate l’impasto per la torta.
Mescolate tutti gli ingredienti secchi in una ciotola: le farine, il lievito e il bicarbonato.
In un’altra ciotola sbattete insieme i tuorli, l’olio e il miele fino a quando il composto diventa denso e vellutato.
Incorporate la montata di tuorli agli ingredienti secchi, poi aggiungete le uvette ben scolate.
A parte montate gli albumi, poi incorporateli delicatamente al composto, un terzo alla volta.
Foderate di carta da forno una tortiera da 20 cm, versatevi il composto e cuocete a 170 gradi per 45 minuti circa (fate sempre la prova stecchino per verificare la cottura).
Quando il dolce è completamente freddo potete tagliarlo a metà orizzontalmente con un coltello da pane e farcirlo come volete.
Io ho usato la mia composta di pesche e rabarbaro.
Per la farcitura ho scelto la mia composta di pesche e rabarbaro, che ha amplificato il sapore del miele di castagno e ha dato una piacevole nota fresca e acidula. Secondo me starebbe benissimo anche una composta di albicocche o di lamponi. Ci vedo bene anche il mango!
Ne gradite una fettina?
Io l’assaggerei volentieri, è un mix di sapori che mi intriga. Poi è anche senza zucchero e burro così si può mangiare senza sensi di colpa. Un bacione
Esatto, è proprio il bello di questo tipo di dolci.
Anche io la gradirei molto volentieri una fetta di questa bellissima torta rustica <3 Un abbraccio!
Sarebbe decisamente nelle tue corde Alice! Buona e semplice.