Composta di pesche e rabarbaro

Un piccolo frutteto con alberi di pesco. Piccoli, bassi, a misura anche di bambina. Come ero io. Il pescheto del nonno mi piaceva perchè potevo cogliere i frutti con le mani, senza scala, senza fatica, senza stare col naso all’insù a guardare frutti inarrivabili.
Le pesche invece non mi piacevano perchè bisognava sbucciarle e il sughetto mi colava sempre lungo le mani e a volte fino ai gomiti. Se però le sbucciava la mamma, allora erano buone!
Oggi mi piacciono molto, sia crude, sia cotte con cacao e amaretti, sia ripiene e anche da usare nei dolci.
Qui ho provato a metterle in una composta in abbinamento con il rabarbaro. Dolce e amaro che vanno a braccetto. Un sapore che mi ha conquistata. In tre soli ingredienti.
- 350 g di rabarbaro (3 gambi)
- 600 gr di pesche gialle
- 2 cucchiai di miele di castagno
- Pulite il rabarbaro (come se fosse un sedano, privandolo delle parti filose) e tagliatelo a pezzi.
- Pelate le pesche e tagliate anche loro a pezzi.
- Mettete la frutta in una pentola antiaderente e aggiungete il miele.
- Fate caramellare a fuoco basso, poi coprite e continuate la cottura fino a quando il rabarbaro non assume consistenza di salsa e le pesche non siano morbide e quasi sfatte.
- Se non sterilizzate la compsta, si conserva per qualche giorno in frigorifero.
Anche se è la prima che posto, mi piace molto preparare composte e marmellate. Mi piace il profumo della frutta che cuoce, il colore brillante a fine cottura e soprattutto mi piace mangiarle a cucchiaiate, soprattutto se – come in questo caso – non ho usato zucchero.
Questa composta si è rivelata ottima sulle fette biscottate per la colazione del mattino. E l’ho anche usata per farcire una torta… ma questo è un altro post. Che scriverò presto.