Banana bread mandorlato

Torino è una città di grandi viali alberati, tutti dritti, ordinati, paralleli. Impossibile perdersi.
File di alberi imponenti, tronchi alti e larghi e una chioma verdissima di foglie grandi.
Sono belli questi viali, maestosi. Rendono bene l’idea della città.
Però a me mettono un po’ di soggezione, mi fanno sentire piccola, come se la città volesse sottolineare la sua grandezza in rapporto alla dimensione umana.
Quando torno a casa dopo il lavoro prendo il metrò e sbuco quasi al capolinea su un altro corso grande e dritto, pieno di palazzi alti, talmente alti che anche gli alberi sembrano più piccoli. Salgo in macchina e guido verso casa. Pochi minuti di tragitto, qualche incrocio, un paio di semafori, poi una rotonda e improvvisamente il paesaggio urbano cambia. Si abbassa. Un giardino sulla destra e casette tutte basse, massimo due piani. Bambini per mano al nonno che attraversano una strada, mamme col passeggino, persone che si salutano e si fermano a parlare fuori dalla farmacia, col sacchetto del pane in mano. Qualche bici.
Senza neanche accorgermene, sento i muscoli che si rilassano, respiro più lentamente, mi sento a casa.
- 110 gr di farina integrale
- 110 gr di farina 0
- 2 banane mature
- 2 uova
- 50 gr di olio di semi
- ½ bustina di lievito
- 75 gr di zucchero
- granella di mandorle
- Frullate le banane.
- Aggiungete le uova leggermente battute e l'olio. Mescolate bene.
- Mescolando bene con una frusta versate a pioggia le farine e aggiungete il lievito setacciato, poi lo zucchero.
- Foderate uno stampo da plumcake con carta da forno.
- Versate l'impasto e livellate bene.
- Decorate con la granella di mandorle e infornate a 180° per 40 minuti.
- Fate la prova stecchino per verificare la cottura.
E a casa so che mi aspetta una fetta di questo banana bread, un’altra ricetta che avevo nel cassetto da sempre e che ero curiosa di provare. L’ho fatta in versione light, senza burro, insaporita da una granella di mandorle che in cottura si tosta e diventa davvero buona.
Un dolce semplice, per iniziare la giornata o per accompagnare una tazza di tè. Un dolce rassicurante come il paesaggio di casa.
E voi l’avete mai fatto o assaggiato il banana bread? Vi piace?
quasi quasi oggi lo provo..mi sembra di avere tutti gli ingredienti!
Che bello! Ne sarei davvero felice. Se lo fai fammi poi sapere se ti è piaciuto. Bacio
Che bella la descrizione del tuo arrivo a casa, mi sembra quasi di vedere persone e paesaggi.
E che belle le foto di questo banana bread, mi piace tantissimo l’idea della granella, un po’ di croccantezza non guasta!
baci e buona giornata!
Grazie. Ti assicuro, quando svolto dopo quella rotonda mi sento un’altra! E sapere di avere in casa un dolcetto così aumenta il senso di benessere…
Non l’ho mai fatto perchè dovrei comprare delle banane mature … a casa mia spariscono prima che riescono a diventarlo 😉 Torino anche a me mi ha sempre messo un pò in soggezione, sono sincera. Fortuna che le periferie sono ancora a misura d’uomo. Un bacio Laura, a presto
Sì, è vero, le banane vanno a ruba, soprattutto se ci sono bambini in casa 😉 Bisogna nasconderne un paio x usarle per qualche ricetta!
In casa adoriamo le banane e la tua ricetta mi sembra molto golosa. Me la segno e provo a farla. Buon weekend Fabiola
Brava! Provala e poi fammi sapere. A me è piaciuto molto. Baci
Buonissimo il banana bread, anche io lo faccio sempre senza burro e viene bene restando più leggero!!
A Torino sono stata sempre solo per lavoro, quindi non me la sono mai girata, peccato perchè ne sento sempre parlare bene e sono curiosa!!
Buon we!!
Sì, è una città molto affascinante, piena di belle cose da vedere. Solo che come tutte le grandi città non è molto a misura d’uomo, o comunque non a misura mia. Felice di essermi trasferita in provincia!