treccia danese alle fragole

Vi succedono mai quelle giornate davvero storte in cui anche le cose più banali si trasformano in piccoli drammi che vi fanno quasi pensare di essere vittime di una candid camera?
Ecco, a me è successo l’altra mattina.
Esco di casa con mia figlia per andare a supermercato per procurarmi, tra l’altro, anche gli ingredienti per fare una torta. Finito di far la spesa mi accorgo che nel frattempo ha cominciato a piovere. Pazienza, alzo il tettuccio del passeggino e inizio a correre verso casa, che per fortuna non era lontana.
Arrivata sul pianerottolo, mentre cerco di aprire la porta di casa, cedono i manici alla borsa della spesa e cade a terra rumorosamente.
Una bottiglia di vino e una confezione di uova si rompono. Ovviamente.
Liquido viola si espande per tutto il pianerottolo e impregna il resto della spesa. Si diffonde uno sgradevole odore di ubriacone.
Mezz’ora per raccogliere i cocci, asciugare il vino, ripulire tutto il resto della spesa…nel frattempo mi taglio anche un dito con una scheggia di bottiglia. Non sapevo se ridere o piangere.
Alla fine mi sono ripulita e ho deciso che era arrivato il momento di aprire il barattolo di una delle creme spalmabili che Babbi mi ha gentilmente inviato per un goloso assaggio.
Ho scelto quella al pistacchio. Ammetto di averne mangiato qualche cucchiaino, così, per consolarmi un po’. E’ così buona che è difficile smettere, ma volevo assolutamente provarla nella farcitura di un dolce…
Ho chiuso per un po’ il barattolo e mi sono messa a impastare una treccia danese, finalmente rasserenata.
- Per la pasta:
- 325 gr di farina 00
- ½ bustina di lievito di birra secco
- 125 ml di latte
- 30 gr di burro
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 uovo più un tuorlo per spennellare
- Per la farcitura:
- 150 gr di ricotta
- 1 cucchiaio di zucchero
- crema spalmabile al pistacchio Babbi
- 200 gr di fragole
- Per la copertura:
- 40 gr di zucchero a velo
- 1 cucchiaio di acqua
- Disponete la farina a fontana, versate il latte al centro e scioglietevi il lievito secco.
- Aggiungete lo zucchero, il burro fuso freddo e l'uovo leggermente battuto.
- Mescolate bene fino a ottenere un panetto elastico.
- Lavorate l'impasto per dieci minuti a mano o in planetaria poi fatelo lievitare nella ciotola, coperto da pellicola, fino al raddoppio.
- Nel frattempo lavate le fragole e tagliatele a rondelle.
- Mescolate la ricotta con lo zucchero e tenetela da parte.
- Prendete la pasta, stendetela con il mattarello e datele una forma rettangolare.
- Appoggiate al centro uno stampo da plumcake e con l'aiuto di un coltello affilato incidete la pasta con 4 tagli che proseguano i lati lunghi dello stampo. Praticate poi dei tagli laterali obliqui e paralleli.
- Spalmate la crema al pistacchio nella parte centrale della pasta (dove prima c'era lo stampo).
- Spalmate quindi la crema di ricotta sullo strato di pistacchio e infine disponete le fragole sulla ricotta.
- Richiudete la pasta ripieando prima i lati corti e poi intrecciando uno a uno quelli lunghi.
- Spennellate la superficie con un tuorlo d'uovo e infornate a 180 gradi per 30 minuti.
- Una volta freddo spennellate con la glassa ce avrete preparato mescolando 40 gr di zucchero a velo con un cucchiaio di acqua.

La treccia danese l’avevo già fatta di frolla, con un ripieno di banane e crema di nocciole (qui). Poi qualche giorno fa ne ho vista una versione più primaverile su Sale e Pepe e mi sono ripromessa di provarla. Questa mi è sembrata proprio l’occasione giusta e devo dire che non mi ha delusa.
Volendo potete affettarla e congelarla in comode monoporzioni. Vi basterà metterla un minuto, un minuto e mezzo al microonde (ancora congelata) per avere subito pronta una brioche calda, soffice e davvero buona.

Ecchecccavolo!!! un dolce goloso ci voleva proprio, te lo sei sicuramente meritata. Questa treccia ha un aspetto magnifico, oserei dire sontuoso. Non ho mai provato il pistacchio con le fragole, comunque le creme Babbi sono di una bontà spaziale
Hai proprio ragione! Per me è stato amore al primo assaggio con queste creme…
Povera, che catena di disavventure!! Per fortuna è tutto finito in una morbida e deliziosa treccia danese!Quanto è bella!Non l’abbiamo mai provata, ma dobbiamo assolutamente rimediare! La cremina al pistacchio deve essere qualcosa di eccezionale!
Bravissima:)
Un abbraccio!
Grazie ragazze! Detto da voi è un onore…Bacio!
Povera, che catena di disavventure^^ per fortuna però ti hanno portato a fare questa meravigliosa treccia danese! Non l’abbiamo mai fatta, è bellissima e il ripieno deve essere da urlo!
Bravissima:)
Un bacione!
Purtroppo capitano eccome, quelle giornate in cui sembra di essere finiti su Scherzi a parte 😀 L’importante è avere sempre a portata di mano qualche arma consolatoria, conosco bene le creme Babbi e so che funzionano alla grande! In questa treccia poi, trovano un abbraccio golosi di fragole e soffice impasto… impossibile non dimenticare ogni sventura con un dolce così! Ti faccio i miei complimenti e ti abbraccio <3
Sì le creme Babbi sono davvero buone! Io le ho scoperte da poco ma meritano sul serio… Grazie di essere passata tesoro.
Giornate che capitano, ma per fortuna si risolvono con una risata e un cerotto 😉
Bellissima questa treccia Laura e chissà che bontà con quella crema al pistacchio! L’abbinamento fragole-pistacchi poi è uno dei miei preferiti 😀
Davvero? Anche a me piace molto. L’ho scoperto per caso grazie a un’amica comune e da allora li abbino spesso…
Non ci credo! Ho sfogliato questa sera Sale & Pepe e ho notato questa ricetta, ho messo anche l’orecchietta alla pagina, per quanto mi era piaciuta! E ora la rivedo qui, capitando casualmente sul tuo blog… ma forse non è per caso, evidentemente anche io sono su una candid camera e le fragole si divertono a mandarmi messaggi per finire dentro questo impasto a tutti i costi! 😀
Sì esatto, anche per me è stato amore a prima vista con questa ricetta quando l’ho vista sul giornale. E devo dire che merita… Ora aspetto di vedere la tua allora!!!
Mamma mia questa mi toccherà proprio provarla!!! E che cavolo Laura hai fatto benissimo a consolarti un attimo … proprio una giornata del cavolo. Purtroppo capitano quei momenti dove le “congetture astrali” sono tutte contro. Hai una piccolina in passeggino? Quanto tempo ha? Mi sento partecipe, il mio nipotino ha nove mesi e ci divertiamo un sacco insieme. A presto e mi salvo questa ricetta buonissima.
Sì, ho due bambini, un maschietto di 9 anni e la piccola di 2… nei giorni in cui non lavoro ci facciamo tanta compagnia!