Pannacotta ai fiori d’arancio

A volte mi capita di pensare a tutto quello che avrebbe potuto essere diverso nella mia vita. Se avessi fatto studi diversi, se avessi conosciuto un altro uomo, se non mi fossi sposata, se mi fossi trasferita all’estero, se ci fossero state altre coincidenze, altre scelte, altre mete.
Credo capiti a tutti di pensarci, soprattutto quando si ha un’età in cui tante strade sono già state intraprese e tante altre ormai sono precluse.
Ma io nel complesso sono più che contenta. Certo, come tutti mi capita di pensare cosa sarebbe potuto succedere se le cose fossero andate diversamente, ma alla fine la vita è una sola, tutto non si può fare e in fondo quello che ho costruito finora era proprio quello che volevo. Il sogno classico: casa, famiglia, figli, un lavoro che permetta di conciliare e lasci un po’ di tempo per coltivare le passioni.
E a proposito. I dolci sono una di queste, lo sapete. E questa pannacotta mi ha dato molta soddisfazione, sia a farla, sia a mangiarla.
- Per la pannacotta (3 monoporzioni):
- 200 ml di panna fresca
- 200 ml di latte intero
- 2,5 fogli di colla di pesce (5 gr)
- 3 cucchiai di miele d'acacia
- 2 cucchiai di fiori d'arancio essiccati
- Per la gelatina ai fiori d'arancio:
- 2 cucchiai di fiori d'arancio
- 3 cucchiai di miele d'acacia
- 3 fogli di colla di pesce
- Per la decorazione:
- fichi caramellati Babbi
- pistacchi non salati
- Procuratevi 3 piatti fondi o anche piani ma che abbiano un minimo di "scalino" rispetto al bordo.
- Preparate la tisana ai fiori d'arancio ponendo in infusione in una tazza di acqua bollente 2 cucchiai di fiori d'arancio essiccati (si trovano in erboristeria o nei negozi di tè e tisane).
- Nel frattempo mettete la colla di pesce in ammollo in acqua fredda.
- Quando la tisana è pronta (3-4 minuti di infusione, non di più se no i fiori diventano amari), filtratela e versatene circa 5-6 cucchiai in ogni piatto.
- Aggiungete in ogni piatto un cucchiaio di miele e un foglio di colla di pesce. Fate sciogliere bene.
- Se serve, mettete il piatto 20 secondi al microonde in modo che la colla di pesce e il miele si sciolgano bene.
- Decorate con qualche petalo di fiori d'arancio usato per fare la tisana e mettete in frigo a solidificare.
- Preparate ora la pannacotta: versate in un pentolino la panna e il latte e fate scaldare.
- Dolcificate con il miele e mescolate bene.
- Quando sta per bollire togliete dal fuoco e versate i fiori d'arancio. Coprite e lasciate in infusione 3-4 minuti, poi filtrate.
- Aggiungete la colla di pesce previamente ammollata in acqua fredda e fate sciogliere per bene.
- Versate il composto in 3 stampini monodose (io ho usato coppette per gelato) e fate intiepidire, poi mettete in frigo a solidificare per almeno 6 ore (meglio una notte).
- Sformate i dolci dagli stampini e mettete una pannacotta al centro di ogni piatto, sopra la gelatina di tisana.
- Decorate con i fichi caramellati e con un paio di pistacchi senza sale.
L’idea, ispirata da Sale&Pepe, è questa: una gelatina fatta con la tisana di fiori d’arancio essiccati, quelli che ho già usato per questi pancake, su cui poggia una pannacotta leggera, senza zucchero, dolcificata con miele d’acacia e aromatizzata sempre con i fiori d’arancio. Sopra un tripudio di sapore con i fichi caramellati Babbi e qualche pistacchio.
Un’idea carina per un dessert sfizioso da servire agl ospiti o da mangiare in compagnia di amici, ripensando ai vecchi tempi e a quello che avrebbe potuto essere di noi.
Non sai quante volte mi sia fatta le stesse domande, quasi mi tormentano i tanti “se”, perché penso che le strade che non ho voluto percorrere o che ho intorrotto per indirizzarmi verso altri sentieri, fossero proprio quelle giuste, quelle che mi avrebbero condotto in un luogo migliore, ma è inutile guordare indietro!
Mi piace moltissimo la presentazione e l’abbinamento con i fichi è davvero originale, complimenti e buona giornata!
Sì, è vero, è inutile, anche perché indietro non si torna e certi treni ormai sono andati…e chissà che non sia meglio così..
Però pensarci è inevitabile a volte, almeno per me.
Felice che ti piaccia la mia pannacotta. Ne mangerei volentieri una insieme a te.
Bacio.
Me lo chiedo spesso anche io ma credo che uno arrivi dove arrivi anche perchè era il suo destino, la sua strada!!
Buonissima questa panna cotta, deve avere un sapore delizioso, così delicatamente fiorito!! Brava, bella davvero!!
Buona settimana!
Grazie Silvia!
Sono d’accordo con te, anche se a volte è inevitabile pensarci 😉
che dessert! Proprio di quelli che tanto piacciono a me, il fine pasto perfetto 😉
Un abbraccio
Grazie Vale!
Un abbraccio a te.
Direi che è una gran bella soddisfazione se si arriva a pensare che si è costruito quello che si desiderava. E’ vero che le nostre scelte sono fatte in base ai nostri desideri ma spesso capitano inconveniente difficili da gestire che ci distraggono dai nostri obiettivi.
Confesso di non essere una fan della panna cotta, ma mi piace moltissimo l’idea di abbinarla alla gelatina. Credo proprio che sfrutterò l’idea anche con altri dessert al piatto
L’idea l’ho presa su Sale&Pepe di aprile. Ero scettica e invece questa gelatina – ovviamente in piccola dose – è davvero gradevole e profumata.
Grazie cara!
Penso che le vite che avremmo potuto vivere rimangano piccole parti di noi, che vivono nell’ipotesi ma che solo per il fatto di averle prese in considerazione lasciano una piccola traccia nel nostro presente, esattamente così com’è.
La pannacotta è uno dei primi dolci che ho imparato ad amare da bambina, adoro i profumi che hai scelto per lo sciroppo e la guarnizione, mi portano veloce al sole del sud <3
Mi fa piacere che tu dica questo perché il mio intento era proprio quello di ricreare i profumi del nostro sud: zagara, fichi, miele… felice di esserci riuscita!
Un bacio