Il resto è ossigeno – Letture golose

Un libro mi piace se mi tiene piacevolmente compagnia, se mi fa riflettere o se mi consente di immedesimarmi nelle storie dei personaggi. Se arrivo all’ultima pagina e mi ritrovo a pensare “Peccato, è già finito”.
Il resto è ossigeno ha tutti questi ingredienti.
Sara e Arturo, i protagonisti del libro, sono lo specchio della mia generazione, quella dei nati negli Anni ’70, i quarantenni di oggi sempre in bilico tra la voglia di vivere esperienze fuori dagli schemi – gli studi all’estero, un lavoro notturno, un tiro di coca – e il bisogno di incasellarsi in quegli stessi schemi e costuire qualcosa di solido e convenzionale.
Sara e Arturo si incontrano, si piacciono e vedono l’uno nell’altro l’occasione perfetta per dare un senso e una svolta “matura” alla loro giovinezza un po’ dissoluta.
Passano undici anni, nasce una figlia, arriva una casa, fioriscono carriere. Poi un giorno ad Arturo manca improvvisamente l’ossigeno, si sente soffocare, molla i suoi colleghi in una focacceria durante la pausa pranzo e sparisce dalla vita di sua moglie con un breve sms. E comincia a camminare. Camminare e pensare.
Nei giorni che seguono Sara e Arturo, ciascuno a modo suo, si interrogano sull’accaduto e si domandano se si sono amati davvero o se si sono innamorati di un’idea, di ciò che l’uno ha rappresentato per l’altro.La conclusione è tutt’altro che scontata.
Leggere questo libro è stato emozionante. Non solo perchè la storia è avvincente, con un bel ritmo e tanti pensieri su cui riflettere. Non solo perchè descrive Torino, la mia città, come solo una persone che ci ha vissuto poteva fare. Ma soprattutto perchè è la prima volta che mi capita di leggere un libro di cui conosco – bene – l’autrice.
Valentina Stella è un’amica e una compagna di scuola. Siamo tanto diverse, ma a modo nostro ci siamo sempre cercate e apprezzate. Allora come ora. Ed è un’emozione leggere le sue pagine, partecipare a questa sua avventura e riconoscere in molti passi del libro frammenti della sua vita, pensieri letti sul suo blog Bellezza rara o confidati davanti a un aperitivo sotto il cielo di Torino.
Sara non è una donna che ha tempo e forse neanche voglia di cucinare. Però ama il tè, come me, e quando vuole una colazione speciale va in un bar e ordina….
Curiosi? Alessandra, autrice de La cucina di zia Ale ha già acceso il forno per noi. Tra pochi giorni sveleremo che ricetta ha realizzato per le colazioni di Sara.
Confermo ogni parola ,questo libro l’ho amato dalle prime pagine . Che dire brava Valentina e brava tu Laura , per questo spazio nel tuo blog. Mi piacciono molto queste letture golose. ?
Grazie Elisa, cerco di unire e conciliare due mie passioni: lettura e dolcetti.
Se riesco a regalarvi qualche emozione sono felice.
Baci
Devo assolutamente comperare questo libro, perchè da quello che hai scritto sta succedendo la stessa cosa a me (sto cercando un posto dove “fuggire”) e magari così capisco anch’io se “l’ho amato davvero, se lo amo ancora o se era solo un’ideale” dopo 20 anni ho un minestrone nella testa e non capisco più nulla….
Credo siano domande che arrivati a un certo punto ci facciamo tutti. Capita anche nei rapporti più solidi. Interrogarsi fa bene.
In ogni caso è un libro da leggere, che mi sento di consigliarti!
Grazie della visita.
Sono perfettamente d’accordo con te, Laura, amo i libri che vorrei non finissero mai, quelli che ti sembrano sempre troppo brevi.
Sono sempre più curiosa di leggere questo romanzo, soprattutto perché non vedo l’ora di conoscere meglio la protagonista per cui ho realizzato la ricetta 😀
Ancora grazie per la bella opportunità e un grosso in bocca al lupo a Valentina 🙂
Baciii
Secondo me ti piacerà! Intanto ti ringrazio di cuore per la bella ricetta.
Io sono una divoratrice di libri, leggo ovunque ma prevalentemente la sera, prima di addormentarmi. Non sono una grande appassionata di tv, preferisco leggere. Sei riuscita a incuriosirmi con questo libro, lo cercherò. Complimenti alla tua amica. A presto
Leggilo Terry, ti farà buona compagnia la sera. E’ un perfetto libro da comodino.