La crema pasticcera di mia nonna

Vi ho mai detto che mia nonna (e il suo papà) erano pasticceri? Ma di quelli veri, con una vera pasticceria-caffè nel centro di Bra, la città in cui sono nata. Un caffè elegante, di quelli di una volta, dove si andava per comprare dolci la domenica dopo la Messa, ma anche per sedersi al tavolino e fare due parole. E dietro un laboratorio dove si faceva tutto a mano, dalle torte alle caramelle, dai cioccolatini ai panettoni.
Di tutto questo mondo purtroppo non resta più nulla. La pasticceria è stata venduta tanti anni fa e ora al suo posto c’è una pizzeria. Ma la cosa peggiore, per me, è che sono andati persi tutti i ricettari e con essi un enorme patrimonio di conoscenze, di segreti e di combinazioni alchemiche di ingredienti.
Però io mi ricordo che quando ero piccola mia nonna per merenda ci faceva a volte la crema pasticcera, che era una vera bontà. Sapeva un po’ di limone e un po’ di vaniglia, era densa, vellutata, dolce al punto giusto. Noi la mangiavamo così, a cucchiaiate, ancora calda, a volte raschiando la pentola.
Quella della crema è l’unica ricetta della pasticceria di famiglia che sono riuscita a recuperare. La condivido oggi con voi insieme a tutta la mia nostalgia.
- 3 tuorli d'uovo
- 80 gr di zucchero semolato
- 70 gr di farina 00
- 500 ml di latte intero
- scorza di limone
- 1 stecca di vaniglia
- 1 noce di burro
- Montate i tuorli con lo zucchero.
- Aggiungete la farina continuando a mescolare.
- Portate a bollore il latte con la scorza di limone e la vaniglia.
- Togliete dal fuoco e fate intiepidire.
- Versate il composto di uova nel latte amalgamando bene.
- Rimettete sul fuoco a fiamma bassissima (meglio se a bagnomaria) e fate addensare la crema mescolando continuamente.
- Una volta addensata la crema, togliete dal fuoco e aggiungete una noce di burro.

Che peccato aver perso tutte le ricette, questa crema deve essere davvero buona, grazie di averla condivisa
Sì, guarda, mi spiace tantissimo. Alcune, poche, cose riesco a ricostruirle più o meno dai ricordi di mia mamma, ma ovviamente ricorda forme e sapori, non dosi e procedimenti… Peccato!
Voglio provare ad aggiungere anch’io la noce di burro a fine cottura.
Buona giornata
Prova! Le dà quel gusto più rotondo senza appesantire…
Questa crema mi ricorda quella che ho assaggiato in una malga in montagna, densa e vellutata, come dici tu!! Aggiunta alla lista da provare 🙂
Grazie cara, anche di essere passata. Fammi poi sapere se ti piace!